Siamo un gruppo di artisti, ci siamo conosciuti su Substack. Ci confrontiamo, leggiamo reciprocamente ciò che produciamo, forse abbiamo nostalgia dei tempi in cui l'incontro era occasione di confronto e di collaborazione, si dibatteva su temi che poi diventavano il manifesto delle avanguardie. L'arte ne ha bisogno.
Questa sezione si chiamerà Cadavre Exquis, dal gioco inventato dai Surrealisti esattamente 100 anni fa, nel 1925, a Parigi. Per quel gioco ogni partecipante metteva una frase o un disegno all insaputa dell'altro e alla fine si otteneva un componimento eccentrico fatto da più mani, nella nostra iniziativa invece ci saranno più mani che si cimenteranno con un solo argomento.
Vedrete o leggerete creazioni realizzate da artisti. Una al giorno per una settimana al mese o poco più, a seconda dei partecipanti.
Scoprirete nuovi autori e nuove idee.
Cadavre Exquis sta per iniziare!
Il tema del mese è “Gli alieni tra noi”
Buona lettura!
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Ho conosciuto tanti alieni. I più sapevano usare le parole tanto da incantare. Promettevano la conquista del mondo invisibile agli occhi. Leggevano e prendevano appunti. Conoscevano a memoria tante cose e catalogavano con ordine ogni persona conosciuta e ogni azione umana. Amavano a vista d’occhio e si concedevano fisicamente ed emotivamente perché andava fatto, serviva a legare e tenere a sé.
Non considerano sacre la saliva e le parole e la pelle, appartenevano a chiunque fosse più bravo di loro a incantare.
Una presa per il culo diventava cercare esseri umani decenti. La vita là si riempiva insieme ai letti o ai sedili di un auto o a un divano o ai tanti posti sopra cui si potesse soddisfare i pruriti e le necessità e le ambizioni e le apparenze.
Io ho avuto, io ho amato. Io ho viaggiato. Io ho conosciuto.
E in sostanza, pesando umanamente ci si accorgeva che tutto era parte del vuoto universale del mondo. Il nulla.
Ma io conservo qualcosa. Qualcuno sarà nelle mie preghiere. Qualcuno lo è già.